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Il
versante meridionale di Monte dei Cervi salta
subito all’occhio per le numerose incisioni
fluvio-carsiche, alcune delle quali veramente
profonde e sede di piccole cascate laddove
la pendenza degli strati calcarei si presenta
molto alta, tra le quali emerge “la
Padella” con il suo “Manico”.
Questa gola fluvio-carsica, la cui forma è
d’attribuire all’approfondimento
del reticolo idrografico coniugato ai fenomeni
d’escavazione e ai fenomeni di crollo
nelle sue parti più alte, oltre ad
avere peculiarità di suggestiva bellezza
viene “raccontata”, nella sua
formazione, da alcuni documenti storici che
noi vi citiamo a seguire: « …gli
abitanti di Polizzi furono indotti alla coltura
delle nocciole (praticata appunto nella cosiddetta
“valle dei noccioleti”, posta
a nord dell’abitato e chiusa a semicerchio
da una lunga cortina di monti alti e solcati
da profondi valloni), nonché all’impianto
di numerosi mulini concentrati nella valle
cosiddetta flomaria molendinorum,
dallo sgorgare improvviso delle sorgenti,
conseguente al rovinoso terremoto che nel
1223 produsse lo sprofondamento del cosiddetto
“Manico della Padella” e l’abbassamento
della falda S. Nicola – Pietà
– Timpa Rossa». (Salamone Cristodaro,
Polizzi del passato. Il Tabulario del
Monastero di S. Margherita, Palermo,
Edizioni Grifo, 1990. – Vedi anche Tesi
Dottorale di Alessia Ferraro: Il Patrimonio
del Monastero di Santa Margherita di
Polizzi).