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A frutto gli studi sul carsismo degli affioramenti
calcarei di Rocca di Sciara tra i geologi dell'associazione
Haliotis e il Prof.
Luigi Romana, scoperta una
nuova grotta mai censita prima.
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Particolare
della galleria
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La Grotta di don Giulio
su Rocca di Sciara
Luigi Romana
Sabato,
11 luglio 2009, è stata localizzata,
su Rocca di Sciara, la grotta detta di “Don
Giulio”. La memoria popolare informa
su varie grotte sparse sulla montagna di Caltavuturo;
note a tutti sono ad es. le Grotte Cento Cammari,
peccato che per raggiungere il numero di cento
ne mancano 98! Desiderando con alcuni amici
localizzare ed ispezionare la Grotta di don
Giulio, dopo aver intervistato alcune persone
molto esperte di Rocca di Sciara, raccolte
le informazioni sufficienti, siamo saliti
sul versante nord della montagna. Trovato
l’accesso alla
grotta, è cominciata una brevissima
esplorazione. L’ingresso in superficie
non presenta particolari rischi, né
per le persone né per gli animali,
un piccolo masso ne ostruisce parzialmente
la bocca di accesso. Infatti il primo tratto,
a forma di pozzo profondo circa sei metri,
se fosse privo di “chiusura” presenterebbe
il rischio di cadervi dentro a persone e animali
inesperte del luogo. Nel fondo di questo primo
tratto, un oblò naturale dà
luce ed aria al successivo ingresso, molto
stretto, da cui parte una galleria vera e
propria. Il breve tratto esplorato è
molto bello, vari motivi, ci hanno impedito
di prolungare la passeggiata tra le viscere
di Rocca di Sciara. In attesa degli speleologi,
per conoscere meglio la natura e le dimensioni
di questa bella grotta madonita, vi offriamo
le prime foto di questa meraviglia geologica.
Le coordinate geografiche
della grotta sono:
Nord 37°49.801’
Est 13°54.214’.
Il gruppo era formato da Luigi Romana e Gianpaolo
Rizzitello, Adriano Rizzitello e Giuseppe
Romana.
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Il Carsismo di “Rocca
di Sciara”
Il
processo carsico altro non è che una
dissoluzione e/o precipitazione nelle rocce
calcaree ad opera delle acque meteoriche rese
acide dall’anidride carbonica atmosferica.
Il fenomeno carsico è suddiviso in
epigeo e ipogeo in relazione al fatto che
i processi siano superficiali (Karren, Doline,
Inghiottitoi, valli carsiche ecc.), o sotterranei
(Grotte, Stalattiti, Stalagmiti, ecc.).
L’ubicazione delle grotte sino ad ora
censite a Rocca di Sciara hanno la peculiarità
di trovarsi soprattutto nella parte medio-alta
della Rocca, questo a probabile motivo del
dato oggettivo che gli affioramenti più
soggetti al fenomeno carsico siano gli olistostromi
calcarei contenuti nella Formazione Crisanti,
mentre meno soggetti sembrerebbero gli affioramenti
della parte bassa della Rocca dove prevale
la Formazione Fanusi i cui calcari sono dolomitizzati.
Abbiamo rilevato inoltre, sulla sommità
della Rocca, muovendosi verso nord, una probabile
struttura carsica di forma areale circolare
che parrebbe indicare un’altrettanta
struttura profonda ancora da scoprire.
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